• Pubblicata il
  • Autore: Kornutov
  • Pubblicata il
  • Autore: Kornutov

Divina Mistress - Barletta Andria Trani Trasgressiva

“Non è troppa, Padrona?”
“No, mio schiavo, versa pure….. colma la caraffa!”. Non mi restò che ubbidire. “Continua a versare, lentamente, piano piano…. Ho sempre più sete, schiavo….” Io tenevo la bottiglia d’acqua poco inclinata, per lasciar sgorgare il prezioso liquido piano piano, mentre Katerina, la mia Padrona, guardava con un sorriso perfido ora la caraffa d’acqua ora i miei occhi, che esprimevano piacere, paura, sottomissione e amore. Poi Katerina alzò la caraffa e la portò alle labbra, sorridendo maliziosamente. Sapevo che mi avrebbe inondato con la sua pioggia dorata. Lei sorseggiava lentamente, fissandomi negli occhi…. Io ero sempre più eccitato, guardando la mia Padrona deglutire soavemente, gustare il fresco liquido, incolore, che attraverso le sue viscere sarebbe diventato puro oro liquido, caldo e profumato…..
“Sei eccitato, schiavo? Fammelo vedere……” Le mostrai il pene, già duro, e lei mi ordinò: “Masturbati pure, ma senza godere….” E continuò a bere lentamente. Poi all’improvviso schioccò le dita. Entrarono nel salotto due negri nudi, muscolosi, atletici, che mi denudarono strappandomi i vestiti. Katerina aprì l’accappatoio, mostrando il proprio nudo paradisiaco, mi sorrise e mi chiese: “Ti piaccio, vero?”
“Sì, Padrona”. “Ma anche ai tuoi nuovi amici io piaccio, si stanno eccitando, vedi?” I due assistenti si eccitarono ancora di più, gemendo di voglia… “Soddisfali tu, schiavo, voglio vedere che faccia fai mentre viene sbattuto come una ragazza…. Violentatelo! Inculatelo pure senza paura, voglio che goda per me come una femminuccia: a lui piace fare la troietta davanti a me!” disse ai suoi due assistenti.
Così la Padrona lasciò scendere a terra la veste, mostrandosi completamente nuda a tutti e tre. I due assistenti s’irrigidirono ancora di più, ma lei voleva che raggiungessero la tensione massima, così si avvicinò a uno di loro, gli prese in mano il cazzo e iniziò a masturbarlo, poi gli prese una mano e se la portò sul seno. Non appena l’assistente toccò il seno di Caterina, il suo membro divenne ancora più rigido, come d’acciaio: “Bravo, mio servitore, non mi deludi mai… - disse all’assistente – vedrai che ti ricompenserò”. Fece lo stesso gioco con l’altro assistente: non le fu difficile far diventare duri come l’acciaio i loro membri. Poi ordinò loro di farmi sentire una femmina. Allora mi presero con la forza per le braccia, mi misero di peso di fronte alla Padrona, poi uno di loro venne alle mie spalle: “Sai perché si è messo dietro di te, vero, schiavo?”. “Sì, Padrona…”.
“Allora preparati… vedo che il tuo cazzo continua a essere duro, bravo…..”
L’altro assiste mi afferrò per le spalle e mi costrinse a piegarmi in avanti. L’uomo alle mie spalle mi divaricò le gambe, mi unse nel punto in cui voleva penetrarmi, mi mise le mani sui fianchi e si divertì a strofinarmi il suo membro sui miei glutei, per farmi sentire quant’era grosso e duro…
“Adesso voglio proprio vedere come sarai montata, puttanella….” Mi disse la padrona. “Dagli un colpo secco, forte, ficcaglielo tutto nel culo”.
Non potei trattenere un grido di dolore. Il colpo di reni del negro fu fortissimo. Con un solo colpo mi ritrovai col suo glande già nel culo, poi cominciò a spingere, ed entrò centimetro su centimetro, eccitandosi sempre di più, mentre la Padrona gli diceva “Bravo, scopalo! Mettiglielo tutto dentro!”. Lui si scatenò quando sentì che il suo cazzo era tutto dentro di me, tanto che sentivo il suo pube e le sue cosce sbattermi sui glutei. La Padrona mi venne davanti e mi disse guardandomi negli occhi: “Sei un frocio, bravo…. Ti si sono induriti i capezzoli, bene…. E hai anche il cazzo duro….. Ti piace prenderlo nel culo per eccitare la tua Padrona, vero?
“Sì Padrona – risposi – questi colpi di cazzone nel culo sono così forti che… ah! …. Mi eccitano tanto!!! E’ così bello essere scopato per farti piacere, Padrona!”.
(continua)

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!
31/05/2008 17:29

kornutov

ho già inviato il seguito, spero solo che non sia andato perduto! Intanto mi ritrovo con tante di quelle corna da far paura...... ma a me piace così..... se una donna non mi rende frocio e cornuto non mi riesce neanche di scoparla!!!!

28/05/2008 16:09

slave60

dai , su !! racconta il seguito, è una storia bella ed eccitante!!!

24/05/2008 10:46

slave_in_cerca_di_mistress

stupendo racconto sei fortunato anche io sto cercando una mistress spero di trovarla se ce ne qualcuna qui sarei interessato a conoscerla

23/05/2008 17:28

O'BARONE

SONO FELICEMENTE OMOSESSUALE

23/05/2008 17:28

O'BARONE

IO E LA MUMMIA (ORMAI MI VERGOGNO DI FIRMARMI "LA MUMMIA") SIAMO LA STESSA PERSONA. LO SAPETE CHE I NAPOLETANI OGNI VOLTA CHE MI VEDONO DICONO CHE POICHE' NON SONO UNO DI LORO (IN QUANTO SEMPLICEMENTE UN CAMPANO CAFONE) DEVONO FARMI PAGARE UNA TASSA E QUINDI ME LO METTONO NELL'INTESTINO RETTO. DEVO DIRVI PERO' CHE OLTRE AL DOLORE PROVO ANCHE UN GRAN PIACERE.

21/05/2008 20:38

slave60

noon vedo l'ora di leggere il seguito!!!!

14/10/2010 06:08

davide

ti prego se hai voglia di realizzare qst fantasia aggiungimi davide.dilauro@hotmail.it

06/06/2008 16:11

Il marito prepotente

IL MARITO PREPOTENTE (continua) Lo mette sopra la sedia dietro la poltrona, si siede sulla stessa, si accende il sigaro dicendo: "ora cerca di strangolarmi ancora una volta, se ce la fai" Il poveraccio non riesce a muovere le braccia straziate dal dolore. "Allora incominci o no!" ordina lei. Vedendo che non succede niente gli prende da seduta i polsi e si mette le braccia di lui sulle spalle. "Adesso stringi" le braccia di lui completamente rotte non possono che abbandonarsi sulle spallone muscolose della moglie.che tira una risata enorme sarcastica. Lo prende, se lo prta in cucina e lo siede al tavolo. Prende un barattolo da chilo di yougurt e allargandogli la bocca stringendogli le guance con i suoi ditacci lo costringe inboccandolo con un mestolo a divorare tutto lo yougurt che normalmente lei in un sorso divora aprendo la bocca come fosse una caverna. "ora il mio maritino e´rifocillato e andiamo al pronto soccorso a riparare le braccia. Raccontando al medico che e´stato un incidente d´auto gli viene fatta un'ingessatura dove le braccia allargate e torace sono completamente coperte dal gesso. Prendendoselo in braccio come fosse una cosa rigida arriva a casa. Se lo mette a letto dicendo: ora pero´ faccio rilassare un po´il mio maritino che deve dimenticare le avventure passate. Il marito e´sdraiato e data l´ingessatura ha le braccia piegate verso l´alto. E´nudo e il cazzetto quasi non si vede. Lei apre la bocca come fosse un forno mostrando i dentacci gialli e emanando un tanfo di sigaro, ingoia cazzo, palle e parte della pancia e del marito. Rimane espertissima in quella pozione senza sfiorare il cazzetto che si disperde fra quella caverna umida. Solo respira profondamente riscaldandolo e grattandoselo esteriormente con la sua barbaccia sugli attacchi delle coscie. L´uomo ncomincia a godere e il cazzetto si irrigidisce rimanendo pero´per lei niente di piu´ che uno stuzzicadente. Manda ruggiti di lussuria, inscenati pero´solo a scopo di far eccitare il marito e fargli credere che lei sta godendo. Il marito soddisfatto incomincia a godere e spruzza, Lei ingoia come se bevesse una grappina. Prende il marito per il torace ingessato, allarga in piedi le gambe, se lo mette orrizontale fra le coscie. In questa posizione lei si trova un braccio rigido verso l´alto davanti alla fica e l´altro davanti il culo. La fica incomincia a sbavare vogliosa facendo dei movimenti come fosse una pianta carnivora. Si infila il braccio ingessato dentro la fica e alterna le braccia infilandosi l´altro dentro il buco del culo. Gode come una pazza avendo ora veramente qualche cosa alla sua altezza per poter godere come si deve. Dopo parecchi minuti di strofinamento mentre il braccio di dietro e´completamente penetrato nel sedere erutta copiosamente dalla fica una valanga di bava che lava completamente il marito da testa a piedi. Finalmente soddisfatta come si deve, un pò tremante sulle gambe dalla lussuria enorme si porta il marito sotto la doccia, mette il marito in un angolo e incomincia a lavarsi. Mentre si insapona la fica carnose e enorme produce dei rumori simili a una lavatrice in azione. Finito di lavarsi prende il marito che eccitato ha il cazzetto rigido e lo lava dalla scopata. Lo veste come puo´e lo porta alla bettola. Prendendolo per il torace lo costringe cosi´contro volere con le sue bracciaccie pelose e muscolose ad entrare.Inchinandosi per poter entrare lo adagia al centro della bettola: dicendo: "Ora racconta ai tuoi compari che marito prepotente che sei!" La massa degli ubriaconi osserva silenziosa senza fiatare la scena incredula di cio che sta vedendo.

06/06/2008 16:10

Il marito prepotente

IL MARITO PREPOTENTE (continua) Si mette l´uomo sotto il braccio come fosse un´anguria di tre chili e portandosi il sigaro alla bocca si allontana con passi enormi e pesantissimi. Il pubblico degli ubriaconi rimane impalato a bocca aperta senza accorgersi che stanno sbavando.Camminando noncurante delle urla di dolore del marito, con due dita gli gira il naso quasi staccandolo, lo preme sempre piu´col suo braccio come una pressa e lo insulta col suo vocione accompagnato da tossite catarrose. Entra in casa abbassandosi quasi a 90 gradi per poter entrare attraverso la porta. Entra in camera da letto, si mette davanti ad uno specchio enorme, mette il marito a terra che con la testa arriva giusto all´altezza delle mutande di lei, gli strappa i vestiti da dosso denudandolo completamente, prende la testa fra le manacce e tenendo il sigaro fra i denti ordina: "leccami le mutande!" Le stesse sono bagnate e puzzano di sudore e urina. Se lo incolla sulla fica e lui senza scelta incomincia a leccare. Lo strano gonfiore diventa sempre piu´grosso fino a far allontanare l'elastico dalla pancia pelosa. Improvvisamente spruzza vibrante, grosso come un manico di scopa e lungo 20 cm un clitoride unico al mondo. Si strappa dalla lussuria le mutande da dosso, gira il marito, lo incolla sullo specchio, se lo mette in posizione con movimenti esperti e abutituali e gli incastra il menbro completamente dentro il culo tenendolo sollevato da terra Con movimenti furiosi incolla il poveraccio contro lo specchio noncurante delle urla del marito. Lei si guarda soddisfatta allo specchio sbuffando fumo del sigaro. I movimenti del bacino di lei diventano sempre piu´furiosi, improvvisamente sputa il sigaro a terra e lo schiaccia a piede nudo noncurante. Incomincia a sbavare dalla lussuria, un boato e libera dalla fica litri di nettare innondando di odore selvaggio la stanza e il corpo distrutto del povero marito. Il culo del marito e´coperto da una salsa rosa in quanto lo sperma di lei si e´mescolanto col sangue di lui avendogli spaccato le emorroidi. Lascia il marito come fosse una cosa riluttante che stramazza al suolo dolorante e distrutto. qualche secondo di pausa in quanto lei si sta massaggiano il clitoride gonfio dalla lussuria allo stesso modo che um maschio si fa una sega. Altra eruzione di lava. Va in cucina, si accende un nuovo sigaro sul gas e rientra in camera lasciando sul pavimento le tracce della scopata.Prende il marito per i capelli sudati, cerca ti metterlo in piedi: "asciugami la papavera come si deve. Lui tremante incomincia a leccare a a mangiarsi quel budino odorante di selvaggio. "Anche le gambe e i piedi !" ordina. Lo prende per una mano, nudo com´e´e sollevandolo come fosse un pollo lo porta nello sgabuzzino dei detersivi, lo sbatte dentro, " e la casa deve brillare!" Si siede soddisfatta su una poltrona fatta su misura e enorme come lei e fumandosi rilassata un sigaro tracanna un fiasco di vino osservando criticamente in continuazione il marito che nonostante il culo slabbrato che gli brucia e´costretto a pulire a dovere l´appartamento. Finito il fiasco tenendo il sigaro fra le labbrone bagnate si addormenta da seduta. Russa come una segheria facendo bollire in continuazione il catarro tipico del fumatore accanito. Lui all´erta smette di pulire evitando ogni rumore, Si siede in un´angolo e lascia passare un´oretta rilassandosi. Pian piano va dietro la poltrona dove la moglie sta dormendo, nel frattenpo il sigaro che tiene sempre fra le labbra si e´spento. Prende silenzioso una sedia, la mette dietro la poltrona, sale sopra , in questa posizione arriva giusto giusto con le braccia al collo della gigante. Apre le braccia intorno al collo titubante pensando se fa bene o no, quindi decide volendosi vendicare. Nel suo odio per lei dimenticandosi chi ha fra le mani incomincia abbracciando il collo raspante di lei a stringere con tutta la sua forza cercando di strangolarla. Lei ignorando la presa, si sveglia tira una tossita enorme che fa sobbalzare il marito che sempre stringe speranzoso. Si accorge della situazione e furiosa si alza sollevando contemporaneamente il marito che sul dorso enorme come una parete di lei sta ora agrappato tremante dalla paura. Lei tira un urlo che sembra un ruggito. Prende i polsi del marito, senza sforzo gli stacca le mani, se lo porta davanti come se si spogliasse da un mantello. Lo porta all´altezza dei suoi occhi infuocati dalla rabbia e senza dire una parola lo osserva infuriata respirando profondamente. Incomincia ad aprirgli le braccia stirandole come volesse metterlo in croce. Lui urla impazzito dalla paura e dal dolore. Lei continua ad allargarlo tirando le braccia verso l´esterno adoperando pero´pochissima forza e con attenzione per non spaccarlo in due. Primi scricchiolii, i tendini delle spalle, gomiti e mani sono quasi strappati. Lo mette sopra la sedia dietro la poltrona, si siede sulla stessa, si accende il sigaro dicendo: "ora cerca di strangolarmi ancora u

06/06/2008 16:05

Il marito prepotente

IL MARITO PREPOTENTE In una bettolaccia sporca e affumicata si trovano seduti su un tavolo vicino ad una finestra tre uomini un po´alticci di vinaccio che a voce alta per capirsi meglio si vantano di essere dei mariti sopressi e infelici in quanto le mogli sono fredde, frigide, trascurate e come unica soddisfazione hanno la casa e l´odio per i cogniugi. Un signore in piedi sul bancone con un bicchiere di vino in mano ascolta i tre interessatissimo anche perche´e´nuovo della zona. Vedendo che i tre sempre piu´depressi cercano di dimenticare bevendo a catena decide di intromettersi nella tragica discussione cercando cosi´di far dimenticare ai poveracci la triste vita cogniugale. Va al tavolo e si presenta, viene invitato a sedersi e gli viene offerto un bicchiere di vino. Incomincia a parlare della relazione che lui ha con la moglie, perfettamente differente di quella degli altri tre. Orgoglioso: "Con me mia moglie ha poco da dire, il padrone di casa assoluto sono io. Mia moglie e´stata domata dal mio carattere fortissimo e fa esattamente cio´che voglio io. Di giorno deve essere una perfetta donna di casa, pulire, lavare, stirare e farmi da mangiare secondo gli ordini. Quando rientro a casa deve essere sempre perfetta , truccata, sexy e soprattutto pronta in qualsiasi momento ad essere scopata quando voglio io e come voglio io. Ogni mio desiderio e´un ordine!" I tre ascoltano a bocca aperta pieni di rispetto e ammirazione per il nuovo compagno. Continua sempre piu´diritto sul dorso e orgoglioso: "e non deve dimenticare che in qualsiasi momento sono sempre pronto se non accetta i miei ordini a dargli un calcio sul culo e a sbatterla fuori casa. Improvvisamente la porta della bettola si spalanca sradicando la serratura e con forza tale da fracassarsi contro ilmuro creando un boato enorme. Silenzio assoluto nell´ambiente in quanto tutti sono stupiti da cio´che sta per accadere. Un vocione cavernoso, possente e rauco tuona: "Mario esci all´istante perche´so che stai dentro!" Tutti si guardano un con l´altro stupiti. Uno solo diventa bianco in faccia come un morto ranicchiato su se stesso e sembra incollato dal terrore sulla sedia. E´il signore che spadroneggiava con i tre. Passa un minuto dove il vocione non smetteva di tossire provocando un fracasso catarroso. Improvvisamente la finestra viene distrutta come se fosse stata cannonata da un carroarmato. Fra i rottami entra un braccio enorme, muscoloso e pelosissimo. Prende il signore per il collo con le manacce enormi dove ogni falange e´coperta di peli e stranamente le unghie sono lunghe e laccate di rossofuoco. Lo estrae verso l´esterno facendolo volare come fosse una piuma. L´uomo quasi volendo mostrare che non accetta sta incollato sulla sedia aiutandosi con le mani. Un´altra manaccia entra attraverso la finestra strappa la sedia dal sedere del poveraccio e sbattendola a terra la fracassa in cento pezzi. Tutti allarmati escono in strada per vedere curiosi cosa succede. Una scena da film di fantascienza. Una donna enorme, grassissima e con dei muscoli alle braccia da far spavento, alta minimo 2 metri e mezzo dal peso ad occhio di tre quintali. Capelli nerissimi, fortissimi e lunghi allacciati di dietro a coda di cavallo e fermati da un´elastico di 20 cm di circonferenza. Truccatissima come una puttana. Minigonna spaventosa, maglietta piccolissima che finisce sopra l´ombelico, scolatissima che mostra due tette spaventosamente enormi e due capezzoli scuri e rigidi grossi come un dito pollice. Non ha calze e porta due zoccolacci aperti in punta sicuramente un 52. Sotto i piedi ha una pellaccia grossissima e tagliuzzata piü dura di una suola di cuoio. Le unghie sono laccate di rosso. Porta uno slip piccolissimo che entra dentro il taglio della fica mostrando uno strano gonfiore. Peli escono enormi e copiosi da tutte le parti riempiendo la pancia e scendendo enormi e senza pausa sulle gambe fino ai dorsi dei piedi. Dalle ascelle completamente scoperte in quanto la maglietta e sotto pressione dalle tettone escono due cespugli di peli attaccaticci dal sudore lunghi minimo 15 cm. Anche le braccia sono pelosissime e di apparenza erculea. Le labbra grosse e sensuali sono circondate da una barbaccia ispida e rasata male che copre tutto il mento e guance. Il collo e´anche peloso e mostra vortici di barba che sembra sia stata rasata senza sapone, a vivo. Al collo ha un collare di velluto nero con un ciondolo evidentissimo.Attorno ai capezzoli parecchi peloni lunghi e fra le tette peli rasati da poco. Con una mano abbassata tiene un mozzicone di sigaro fra le dita ingiallite dalla nicotina e con l´altra all´altezza della sua faccia tiene sospeso il poveraccio per il collo scuotendolo come se volesse fargli uscire lo scheletro per il culo. Urlando incazzatissima col suo vocione tuona: "cosi´il mio maritino voleva farla franca e evitare le pulizie della casa, bene vediamo un po´chi la vince!" Si mette l´uomo sotto il braccio come fosse un´anguria di tre c

06/06/2008 15:16

???

Con la fantasia sono un cuckold, ma nella vita sono un bull

02/06/2008 01:34

Divina Mistress (2)

pubblico qui il seguito... “Bravissimo, schiavo. Meriti il dono delle corna!”. Mi prese in mano il cazzo e iniziò a masturbarmi, guardandomi negli occhi: “Allora, ti piace l’idea di essere inculato e cornuto, mio schiavo?” “Sì Padrona, ti prego, fammi le corna”. Allora Katerina mi mise in testa un cappellino con due corna da diavoletto, mi disse. “Cornuto, succhia il cazzo che mi sto per scopare…..Fallo venire duro. Voglio scopare e farti le corna sotto i tuoi occhi”. Dovetti ingoiare e succhiare avidamente quel cazzone per farlo venire tutto duro, forte, robusto, per la mia Padrona, e poi leccare il buchino del culetto di Lei e la sua Fica paradisiaca…. “Bravo schiavo, sai, mi hai eccitato, ma mi scappa già un po’ di pipì….. la vuoi, schiavo?” “Ne sarei onorato, Padrona”. E bevetti alcuni schizzi di quel liquido dorato…. E poi, mentre il negro mi teneva il cazzo tutto dentro, fermo e ben piantato nel mio culo, dovetti infilare il cazzo dell’altro assistente nella Fica della Padrona che adoravo…. La mia Padrona iniziò a scoparsi il suo negro, voltandomi le spalle: lui era seduto su un divano, lei seduta sopra di lui, e io dovevo leccare il buchino del culetto di Lei, le palle e il buchino di lui, oltre al cazzo di lui, mentre scorreva nella Fica e nel Culo della Padrona….. Il negro sbatté furiosamente la Padrona mentre io venivo inculato come una troietta e la Padrona godeva… Ero gelosissimo ma il mio cazzo restava duro, per l’eccitazione di vederla mentre mi faceva le corna e mi umiliava a quel modo. Quando il negro godette sborrando copiosamente nella Fica della Padrona., fui costretto a ripulire meticolosamente la Fica e il Culo della Padrona. E poi dovetti bere anche lo sperma dell’altro negro che mi aveva inculato a lungo. “Ti ha fatto un culo così, vero? Ora bevi il suo sperma!”. Dovetti ubbidire. Inculato e cornuto, e con la bocca piena di sborra del negro trionfante. Guardai la Padrona negli occhi, tenendo la bocca aperta, con la sborra ben visibile sulla mia linga. “Deglutisci ora schiavo, mandala giù tutta! ….. Bravo! Ti piace?” In realtà mi disgustava, ma volevo compiacere Katerina, di cui ero innamorato fino alla follia: “Sì, padrona, mi piace tantissimo!” risposi. “Bravo schiavo…. Vedo che il tuo cazzo è rimasto durissimo per tutto il tempo….. ora scopami quanto vuoi… sono tua”…..

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati