QUELLA GRAN FIGA DI ROSA – Ventimiglia (IM) - parte uno - Barletta Andria Trani Trasgressiva

QUELLA GRAN FIGA DI ROSA – Ventimiglia (IM) - parte uno - Barletta Andria Trani Trasgressiva

Abito in un condominio di otto appartamenti nella ridente cittadina di Ventimiglia. Da qualche settimana, Rosa, una siciliana trapiantata al nord per un matrimonio combinato, e rimasta vedova a soli 52 anni, era sconvolta. Prima era molto allegra e vivace, ma ultimamente sembrava disperata.
Ogni volta che mi incrociava ripeteva a voce bassa:
- Fra poco compirò 72 anni e sono sempre da sola. Ormai sono vecchia, non piaccio a nessuno e, se mi guardo allo specchio, mi faccio schifo! Cosa dici, potrei fare un lifting o una liposuzione?
Per la cronaca, Rosa, anche a 72 anni, poteva facilmente passare per una donna sui sessanta. Nella sua "prima vita", come lei stessa la definiva, era stata sempre una brava casalinga e una moglie per forza, ma il matrimonio senza amore e l'assenza di figli l'avevano mandata in depressione. Così era ingrassata e ingrassata, e ancora di più dopo la morte del marito. Io avevo circa la metà dei suo anni, ma lei era oggetto di molte delle mie fantasie erotiche, di fare sesso con una donna anziana. Comunque, per quanto io abbia cercato di rassicurarla sul suo aspetto, lei insisteva e si lamentava, perfino di non avere il balcone di fronte alla strada, per passare il tempo a guardare la gente del quartiere.
Fatto sta che, due settimane fa, dopo aver litigato per l'ennesima volta con la mia morosa, ho riciclato un mazzo di fiori da lei rifiutato e l'ho lasciato davanti all'uscio di Rosa insieme a un biglietto con su scritto: “Alla mia amica del piano di sotto. Sei ancora una donna meravigliosa”. Erano circa le 19 di venerdì sera e, mezz'ora dopo, è squillato il mio telefono. Era lei. Con voce quasi commossa, ha detto:
- Grazie Momo, sei stato gentilissimo a ricordarti di me. Devi avere un buon lavoro per poterti permettere dei fiori così belli.....
Ho risposto che ne valeva la pena e che mi preoccupavo della sua tristezza e della sua solitudine. Poi ho deciso di diventare audace e dirle che per me, anche a 72 anni, era una donna desiderabile e che, a volte, mi ero masturbato pensando a lei.
Rosa era chiaramente lusingata, non solo per la nostra differenza d'età, ma per il fatto che un uomo giovane addirittura si masturbasse immaginando di scoparla.

CONTINUA

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