• Pubblicata il 13/01/2009
• Autore: G42

UNA SUOCERA INDIMENTICABILE - Barletta Andria Trani Trasgressiva

Salve a tutti, mi chiamo Gxxxxxx, oggi ho 42 anni, sono felicemente sposato, padre di due bambini di 6 e 4 anni. Ho letto diverse storie sin qui pubblicate, trovo alcune vere altre se non proprio vere ma fantasiose, altre vere frutto di immaginazione. Alcune però, vere o no, ed in particolare quelle riguardanti le suocere hanno riesumato in me quanto mi e successo con la mia di suocera, ovviamente siete liberi di credere o no, infatti scrivo solo oggi questa storia nel tentativo di liberarmi di questo pensiero iniziato 9 anni fa. Era il mese di giugno del 2000, mi ero sposato da appena un anno, non avevamo ancora bambini, mia moglie andando a lavoro con uno scooter ebbe un incidente stradale, fu ricoverata in ospedale per frattura scomposta al braccio e lesione alla spalla. Informai mia suocera dell’accaduto che abitava a 10 km. dal mio paese, lei a quel epoca aveva 58 anni,vedova da 4 anni, ma una donna ancora arzilla, attiva con un seno abbondante una di quelle donne che malgrado l’età le piaceva mantenere la cura del proprio corpo . Cosicché andai a prenderla in macchina al suo paese e l’accompagnai in ospedale. I primi tre giorni passarono cosi, fra tensione frenesie, viaggi in ospedale, il quarto giorno dopo che mia moglie fu ingessata, insistette verso sua madre perché andasse a riposare quella notte a casa nostra, visto che gia aveva trascorso 3 notti in ospedale. Cosi dopo l’ora delle visite feci rientro a casa con mia suocera, gli dissi farsi un bagno caldo, nel frattempo che io preparavo la cena.
Cosi dopo un po’ mi senti chiamare dal bagno, mi avvicinai ma senza aprire la porta gli chiesi se aveva chiesto di me, lei rispose < si entra, la porta non è chiusa a chiave, mi devi fare un favore> entrai e la vidi che stava con un ascigamano avvolto ai fianchi e con un braccio che si copriva il seno, sinceramente mi senti imbarazzato, in un attimo mi vennero mille pensieri in testa ma lei subito mi chiese < per favore, mi devi asciugare bene le spalle e la schiena, sai l’anno scorso ho sofferto di bronchite> cosi presi un ascigamano ed incominciai ad asciugarla, ero comunque ancora preso da questa situazione imbarazzante, sebbene cercano di nasconderla pensavo, forse per lei questa è una cosa normalissima solo che ad un certo punto mi accorsi che lei, mentre io l’asciugavo, con l’altra mano sulla tovaglia che l’avvolgeva si asciugava l’inguine ma per me non stava facendo altro che strofinansi la fica. Dovevo uscire da quella situazione non sapevo cosa fare, cosi gli disse se andava bene se aveva bisogno di altro o potevo uscire. Lei mi rispose < si, grazie va bene cosi> andai a letto dopo cena, ma non chiuso occhio tutta la notte pensavo e ripensavo, magari quella mano che lei si passava sulla fica era veramente per asciugarsi o magari ho fatto fa figura dello stronzo non sapevo darmi una risposta, comunque quel giorno passo cosi. La sera seguente si ripetette la stessa storia ritornati dall’ospedale lei stessa mi disse che stavolta avrebbe fatto una doccia, si sentiva sudata, eravamo alla fine di giugno ed era stata una giornata calda. Non feci in tempo a pensarlo, dico poi di nuovo questa mi chiama, che lei mi disse < ti lascio la porta non chiusa a chiave, quando ti chiamo se mi fai il favore di asciugarmi le spalle>. Questa volta mi decisi che comunque sarebbe andata dovevo prendere una iniziativa. Visto che faceva caldo mi spogliai mi tolsi anche le mutante, mi misi a dorso nudo indossando solo un pantaloncino di quelli leggerissimi ed elasticizzati mettendo cosi bene in mostra le mie fattezze. Come di consueto non appena mi sentii chiamare entrai nel bagno e fingendomi indifferente gli dissi < scusami, ma sentivo caldo mi sono messo un po’ a mio agio>, lei sempre con l'ascigamano avvolto ai fianchi e con un braccio che si copriva il seno, incominciai ad asciugarle le spalle allungandomi sul fondo schiena, vidi di nuovo la sua mano che posta sopra la tovaglia simulava di asciugarsi l’inguine, ma no stava facendo altro che masturbarsi, sebbene lei stava girata di spalle e non poteva vedere, io avevo il cazzo duro come un salame secco. A quel punto presi la mia decisione, il mio primo passo fu quello di strofinargli il cazzo nel culo varie volte, facendo finta che ciò accadeva in modo involontario, mentre continuavo ad asciugarla, visto che non esitava, mi spinsi oltre, la strinsi da dietro e gli misi il mio braccio fra il suo e il seno, mentre gli davo un bacio sul collo. Di scatto lei si voltò e mi diede uno schiaffo dicendomi < che cosa ti passa per la testa, sei diventato scemo, lo sai che potrei essere tua madre, esci fuori> in quel attimo mi sentii uno stronzo, pensai subito ho sbagliato tutto, uscii senza il coraggio di dire una parola, non sapevo cosa fare, come rimediare, pensai subito al fallimento del mio matrimonio ero veramente disperato. Lei si chiuse nella stanza dove dormiva, io rimasi in cucina a fumare come un turco, non cenai, volevo chiederle scusa ma non avevo il coraggio, ho veramente trascorso le mie peggiori 2 ore della mia vita, quando verso le 23 sentii aprire la porta della stanza e lei che si presente in cucina con la sola sottoveste bianca trasparente sopra il ginocchio, e di sotto assolutamente niente. In quel momento pensai “questa o è puttana o talmente disinibita che non si rende conto di come si combina”, senza degnarmi di uno sguardo, si accese una sigaretta e si siede sul divano. A quel punto non potevo più rischiare, mi avvicinai a lei, mi misi in ginocchio fra le sue ginocchia, gli presi una mano e gli dissi < ti chiedo scusa, non so cosa mi è successo, ma ti prego di accettarle e di perdonarmi> lei rispose, < alzati e siediti accanto a me> mi prese la mia testa e l’appoggiò sul suo seno dicendomi < non ti devi scusare, sono io la causa di quello che successo, purtroppo da quando e morto tuo suocero, non ricordo più com’è fatto un uomo, l’unica cosa che non può darmi pace e che con non doveva succedere proprio con te > siamo rimasti più di mezzora cosi, seduti sul divano senza dire una parola, io appoggiato con la guancia sul suo seno mentre lei continuava ad accarezzarmi, ad un certo punto gli dissi che l’accompagnavo nella sua stanza visto che era abbastanza tardi, la presi per la mano l’accompagnai nella camera non ebbi il tempo di dirgli buona notte che lei mi abbracciò baciandomi sul collo, sussurrandomi all’orecchio < ti prego resta con me > incominciai a baciarla dal collo al seno, gli allargai le gambe feci appena in tempo a dargli 2 colpi di lingua sulla fica, ma lei subito mi tirò per le braccia dicendomi < mettimelo dentro, sbrigati che sto per venire> non appena glielo infilai nella fica lei venne immediatamente, mi sentii come un brodo caldo colare fra le palle, io non ero ancora venuto, mi fermai un attimo e gli dissi se me lo prendeva in bocca, le rispose < ciò provato solo una volta ma mi viene da vomitare,mi dispiace, non ci riesco > in quel attimo capii la sua sincerità e quanto fosse stata fedele al proprio marito, gli chiesi pertanto se me lo faceva mettere dietro, mi accorsi subito che per un attimo lei non capii cosa le stavo chiedendo poi mi rispose
< come dietro, cioè intendi nel culo, io non l’ho mai fatto, ma so che molto doloroso> fu una ulteriore conferma di quanto appena detto, ma la rassicurai dicendogli che avrebbe provato un misto di sensazione di dolore e piacere e comunque avrei perso tutte le precauzioni per farle il meno male possibile. Cosicché incominciai a leccargli l’ano inondandolo di saliva gli infilai prima 1 poi 2 dita nel culo mentre continuavo a leccarglielo alternando dei colpi di lingua sulla fica ad un certo punto la girai di un fianco e sollevandogli la natica gli misi il cazzo in direzione del buco del culo ed incomincia a spingere delicatamente, le dava dei colpi di schiena per tirarsi indietro, ma non appena tutta la mia cappella fu dentro gli infilai subito 2 dita sulla fica ed incominciai a mastrurbarla e spingere fino in fondo alla fine lei venne di nuovo ed io gli sborrai dentro il culo. Passammo una notte indimenticabile ci addormentammo abbracciati.

VAI AI VIDEO